Verificare l’indicizzazione su Google di un hotel in 4 semplici step


Spesso mi viene chiesto qual’è l’approccio corretto in fase di analisi, per verificare e valutare lo stato d’indicizzazione per il sito web di un hotel.

Premesso che il SEO è parte integrante di una strategia di visibilità online da inserire in un progetto web già in fase di progettazione, questa attività è spesso trascurata e chi si troverà poi a stilare un piano di web marketing, deve con cura effettuare un’analisi iniziale utile a individuare debolezze e criticità.

Per meglio rendere l’idea di come effettuare una semplice fase di analisi, prendiamo come esempio questo hotel https://www.clubhotelkennedy.com/ (non me ne voglia il titolare, è stata una scelta casuale).

Step 1: Controllo brand identity

La prima cosa che faccio è una semplice ricerca su Google con il nome dell’hotel come parola chiave. Questo mi serve per capire:

  • se il sito web ha più domini con estensioni differenti
  • se il dominio ha qualche problema di indicizzazione
  • se esiste una certa concorrenza sul brand nelle OTA
  • se esistono altri hotel in italia o nelle vicinanze che usano lo stesso nome

Effettuata la ricerca inizio subito a capire che c’è qualcosa che non va con la brand identity, infatti come primo risultato compare un dominio .it e in terza posizione un dominio .com.

Cliccando poi sul primo dominio .it vengo indirizzato automaticamente sul .com. L’indirizzamento avviene non usando un re-indirizzamento lato server ma usando un re-indirizzamento tramite il codice html “meta refresh”.

Ho scoperto questo re-indirizzamento usando uno dei tanti tools online che permette di effettuare un controllo sull’http status. Il responso del server è HTTP Status 200, niente 301 o altri status. Fermando il caricamento della pagina e controllando il codice html ho scoperto il redirect html. Potete usare uno di questi tools che compaiono con la ricerca http status checker.

Step 2: Controllo indicizzazione

Avendo scovato la presenza di un doppio dominio con due diverse estensioni, subito ho intuito che il sito .com è figlio del sito .it (più anziano grazie ad un controllo su https://whois.domaintools.com/) e che molto probabilmente le pagine del vecchio sito sono ancora presenti nell’indice di Google. Infatti digitando site:clubhotelkennedy.it appaiono tutte le pagine vecchie ancora presenti che non re-indirizzano alle pagine del nuovo sito.

Ora non mi resta che controllare la presenza nell’indice di Google per il dominio .com. Effuata la consueta ricerca site:clubhotelkennedy.com, mi ritrovo una sequenza di pagine assolutamente poco ottimizzate:

  • titoli duplicati
  • descrizioni non pertinenti
  • URL con parametri dinamici
  • multilinguismo passato nel parametro “lang=”

Step 3: Analisi interna al sito web

Mi astengo da valutazioni legate al template grafico e vado a vedere la struttura di navigazione. La trovo piuttosto complessa, artificiosa e spesso ridondante. Le gestione delle lingue mi crea problemi nella corretta visualizzazione delle pagine. I testi sono scarsi, assenti e poco dettagliati. Il doppio menu di navigazione mi crea confusione e non posso neanche chiedere aiuto alle briciole di pane.

Step 4: Controllo rivendicazioni scheda

Controllo la scheda su Google+ Local è noto che la scheda non è stata rivendicata e che contiene il link al vecchio dominio. Le schede du Google+ Local sono sono molto importanti per Google per dare un giudizio di qualità, soprattutto se è un’azienda locale.

Prime valutazioni

Fermo restando che l’hotel ha una buona reputazione online (il controllo sulle recensioni è uno step da aggiungere) purtroppo non è stata consigliata bene, da chi nel tempo ha seguito la sua presenza online. Ci sono molti ma molti margini di miglioramento, che potranno dare alla struttura quella giusta visibilità che ora le viene sottratta da una scellerata gestione della promozione online.

Questo è un classico esempio di come, fare l’ordinario ovvero gestire in maniera corretta tutti questi step, può creare una solida base su cui poi costruire una futura e più accurata attività di SEO.

Spero tanto che il gestore del’Hotel se ne renda conto e si attivi per migliorarsi. Spero che non avvenga in futuro un continuo “sciacallaggio” nei suoi confronti.

P.s.La scelta del beagle come immagine in evidenza, significa che bisogna fare il segugio. Fonte immagine: https://www.anlc.it

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