Un nuovo rapporto di IgnitionOne analizza i percorsi di conversione e i tempi di latenza precedenti all’ordine [quanti giorni passano dalla prima esposizione al momento della prenotazione] di un servizio turistico.
Dal rapporto si evince che il paid search veicola conversioni con un valore medio più alto rispetto alle altre forme di visibilità e di esposizione.
In media gli acquirenti di un viaggio sono esposti a circa 6 “sollecitazioni” digitali ed impiegano circa 14 giorni per concludere una transazione.
Analizzando le varie combinazioni tra i canali [dalla prima esposizione – alla conversione] il percorso più veloce di conversione inizia con un display ads e termina con una ricerca organica.
Questo percorso converte in 10 giorni, quindi, al di sotto della media totale ma genera un AOV inferiore.
Le conversioni attraverso stimoli provenienti dal canale mail hanno tempi di latenza superiori alla media con un valore medio per ordine di circa il 40% inferiore
Questo dato è deducibile dal fatto che le campagne mail hanno una natura eminentemente promozionale cosa che abbassa l’AOV. Inoltre, le attività mail sono maggiormente indirizzate a clienti che già conoscono il marchio, più sensibili ad un trattamento di riguardo.
Il rapporto dimostra, ancora, che la ricerca organica è molto spesso l’ultima fonte, nei percorsi multicanale, prima della conversione.
fonte: e-consultancy
Le e-mail spesso vengono cancellate senza nemmeno essere aperte. Il canale e-mail e’ stato il primo ad essere sfruttato per fini pubblicitari, ed il primo a perdere di incisività.
E’ facile ormai essere indondati di e-mail pubblicitarie che poi cancelliamo quasi in automatico senza nemmeno aprire la maggior parte di esse.
Hai ragione Salvatore. Questo è dovuto alla scarsa cura nell’acquisizione e nella profilazione dei dati da parte delle aziende. Quindi, il più delle volte, succede quello che dici tu.